venerdì 12 novembre 2010

Capolista Basket....(su suggerimento)

Capolista Basket....(su suggerimento)

Una è andata. Si, il primo match del Centro Basket stagione 2010-2011 è finito nel modo migliore, con una vittoria. Giusto dire che la squadra avversaria, l’Olmo Basket dell’amico Marco Tumiati, non è sembrata avversario poi così ostico, anche se nel finale ha creato più di un grattacapo ad Albo e compagni. Comincia tutto come meglio non poteva cominciare, e si vede già dalla prima azione come andrà la partita. Contesa, Bobo salta più in alto dell’avversario e tocca la palla verso Michi, possesso CB. Si va in attacco e dopo uno, due, tre tentativi nella stessa azione, arrivano i primi due punti del campionato (Albo). Cosa normale? No, per niente, soprattutto per il CB, mai troppo avvezzo a prendere rimbalzo in attacco, figuriamoci prenderne due di fila e avere tre possessi nella stessa azione di gioco, raramente lo vedremo riaccadere. Sta di fatto che tutto il primo quarto, e anche il secondo, proseguono con questo leitmotiv. Se le possibilità sono tante, è più facile fare punti, e nella prima parte di gara ai ragazzi di Minoia va tutto bene. Bobo sembra il Millsap della partita contro Miami (46 punti ndr., non Bobo ma Millsap), e tiene percentuali spaventose al tiro. Albo segna in contropiede, mezzo miracolo. Denver si traveste da playmaker (grazie, la maglia numero 6!!!), e non sbaglia nulla se non a volte  nell’eccedere a penetrare con troppa foga. Lanza fa il Lanza, ossia il gregario (e questo non va bene), ma lo fa con leadership (e questo va bene), con la consapevolezza di sentirsi il “vecchio” della squadra, quello che deve infondere sicurezza negli altri. Beh insomma, tutto bene per i primi due quarti. Poi, il rilassamento, la consapevolezza di essere superiori, fanno mollare le redini al CB, che ovviamente rischia di subire la rimonta nei secondi due quarti. Fortunatamente però le polveri degli avversari sono bagnate, e nonostante riescano a vincere il terzo quarto (parziale 9-3), vengono poi rispediti al mittente grazie a qualche tiro libero (Trincia e Franz), e alla gestione della palla, sembra strano dirlo, di Denver, che sembra davvero potersi insediare in cabina di regia. Un po’ di pathos d’altronde il CB lo regala sempre, da tre stagioni a questa parte, quindi abituiamoci. Ora, si passa al secondo step, la gara contro Ciccio Caliandro e soci, che ci aspettano settimana prossima a Carbonara Ticino. Partita abbordabile ma non da sottovalutare, perché va bene “pazzo Centro Basket”, ma non facciamo diventare “pazzo” un’altra parola di cinque lettere che inizia e per “p” e finisce per “irla”.


Francesco “El Tractor” Pradella: prima partita senza eccessivi acuti, ma non servono. Controlla il match senza strafare, sa che le sue qualità serviranno in ben altri momenti. IN SURPLUS

Denver “The unpredictable” Illarietti: prima con la maglia del CB, e che maglia (la numero 6), non si fa trovare impreparato e finisce con l’essere la miglior sorpresa della serata. Penetrazioni da funambolo, sprint da centometrista ma anche eccessiva irruenza, incapacità di fermarsi senza passare in salto e rischiare l’infrazione, insomma, da sgrezzare ma per ora va bene così. UOVO DI PASQUA

Michele “Quiet” Bufano: la pazienza dovrebbe essere la sua miglior virtù, in quanto playmaker, ma troppe volte va in ambasce sul lieve pressing avversario. Regge comunque bene il ruolo da titolare e tranquillizza i compagni appena può, anche dalla panchina. SERAFICO

Michele “J.J.” Brera: si trova di punto in bianco in Prima Divisione, senza passare dal via. L’approccio con la categoria è più che positivo, peccato per qualche air ball di troppo da dietro la linea dei 6,75. PITCHER

Gabriele “The Coach” Minoia: si concede il lusso di “farsi entrare” già nel secondo quarto, il che è sintomo di partita in ghiaccio. Storico al momento di recuperare un pallone d’astuzia (non accadeva dal minibasket), pessimo nell’azione successiva quando accompagna l’avversario verso canestro senza il minimo sforzo. Bravo nella gestione della gara. TESTA PENSANTE…E POCO GIOCANTE

Luca “Ing.” Albanesi: passerelle e ponti non l’hanno distratto dal suo ruolo di capitano. In una partita dove non serve dare la carica, prova a fare il protagonista ma, come di consueto, segna quando potrebbe non farlo e sbaglia quando dovrebbe farlo. Prova nel complesso positiva. ENIGMA…PER AVVERSARI E COMPAGNI

Francesco “Maccabi” Bogliani: dopo mesi passati al caldo di Israele e aver solo assaggiato la categoria col CB vecchia edizione, si traveste da leader e sbanca il casinò della prima partita. Il punteggio non è altissimo ma la sua doppia cifra si fa sentire come un macigno sugli ospiti. Letale il suo piazzato dall’angolo. SHOOTER

Luca “The prodigal son” Lanzarotti: anni e anni a battagliare in categorie superiori lo fanno essere l’uomo di maggior esperienza in maglia biancorossa. Senza strafare si limita al suo compitino, mettendosi in mezzo alla zona avversaria distribuendo diligentemente palloni ai compagni più smarcati. Non si sforza più di tanto, meglio tenersi per momenti migliori. MANCO SUDATO

Riccardo “The Chicken Cutter” Braghieri: l’abbondanza nel reparto lunghi gli fa rischiare il posto ma, da veterano del CB e vero cuore biancorosso qual è, non molla un centimetro e si candida ad autorevole sostituto simbolico del Verce, anche e soprattutto per il suo peregrinare nelle palestre pavesi. Si concede anche il lusso di sfatare il mito del “Segna Trincia, si perde”, con il più classico dei piazzati dall’angolo. GROSSO DA DIO

Gianluca “The Motion” Benedetti: non tanti minuti sul campo ma una certezza, “il movimento” sotto canestro. Da sgrezzare si, ma potenzialmente utile ed efficace. Presente a rimbalzo, può essere il cambio giusto per i lunghi. WORK IN PROGRESS