Dopo un mesetto e già sei partite sul groppone, è giusto
tornare a parlare del Centro Basket. Ieri sera, a Voghera contro i non irresistibili
Spartans, è arrivata la quarta sconfitta, dopo la più pesante patita appena quattro
giorni prima contro la temibile Upol. Quello che accomuna queste sconfitte, ma
più in generale tutte le gare fin qui disputate dal CB, è la scarsa attitudine
alla costruzione del gioco. Le colpe sono da suddividere tra gestione tecnica (coach
Barbio purtroppo non può essere sempre presente per motivi di lavoro),
giocatori vecchi e nuovi non ancora amalgamati e gestione stessa dei palloni in
campo. Il roster non prevede, ahimé, un giocatore in grado di togliere le
castagne dal fuoco (come negli anni scorsi erano prima Mix, poi Franz e infine
Bobo), e il gioco di squadra non si può certo dire di essere caratteristica
peculiare, almeno per ora, della squadra. Manca forse la voglia di mettersi
sotto e cercare di insegnare, chi può, e imparare, chi deve, a diventare una
squadra, vera, perché questo è quello che dimostrano le avversarie che si
trovano dinnanzi. Questi, anche se tecnicamente più scarsi, riescono con una
bozza di schemi e tanto agonismo ad avere la meglio. C’è di buono che, e questa
sì è una caratteristica del CB, il gruppo storico tiene botta e i nuovi
sembrano trovarsi “umanamente” a loro agio: dimostrazione sono state le due
cene post partite al Boccio che, seppur con troppa poca gente presente (e
questo non aiuta a fare spogliatoio), fanno si che in piccola parte il gruppo
trovi quel collante che tornerà utile in campo. Con una settimana di riposo ora
ci vuole voglia e abnegazione per preparare la prossima partita, contro Broni,
altra avversaria potenzialmente da battere.